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Marco von Orelli
Marco von Orelli, Sheldon Suter: Draw From The Source
by Alberto Bazzurro
Proveniente, nella sua totalità, dalla Svizzera, questa incisione risalente all'estate 2020 coglie all'opera un duo largamente sperimentale, per intenzione, incedere, strumentazione (larga, polivalente, a cavallo fra acustico ed elettronico) e qualunque altro anfratto estetico-espressivo si voglia intendere. Ognuno dei due musicisti, in un contesto che non possiamo che immaginare di totale interplay all'impronta, dice la sua in assoluta libertà, ovviamente con una capacità di ascolto reciproco, indispensabile in contesti del genere, e un tono globale sostanzialmente pacato, ...
read moreFrançois Houle, Marco von Orelli: Make That Flight
by Alberto Bazzurro
Sessantun anni, canadese del Québec l'uno, cinquantadue anni, svizzero di Basilea l'altro, François Houle e Marco von Orelli sono musicisti appartenenti a un'area di sperimentazione jazzistica sicuramente influenzata da una visione che definiremmo europea" della contemporaneità in fatto di suono, ormai noti agli ascoltatori più attenti da un bel po' di tempo. Questo loro tête-à-tête ne riconferma, e anzi ne rafforza, l'immagine estremamente positiva che avevamo maturato nei loro riguardi lungo il succitato lasso di tempo. Vi ...
read moreMarco von Orelli - Tommy Meier - Luca Sisera - Sheldon Suter: Lotus Crash
by Glenn Astarita
Recorded live at venues in Switzerland, the respective musicians comprising this quartet have made the rounds across Europe's fertile progressive jazz scene as leaders or valued sideman for numerous entities, largely focused on generating an outside-the-box schema in various shapes, forms and colors. The band translucently shifts paradigms while bringing a signature mode of attack to the table, firmed up by bassist Luca Sisera's stout and lyrical lines amid the quartet's undulating deconstruction and rebuilding processes. Moreover, trumpeter Marco von ...
read moreMarco von Orelli: Blow, Strike & Touch
by Neri Pollastri
Registrato dal vivo il il 2 aprile 2014 al Teather am Gleis di Winterthur, questo album documenta un paritetico trio di improvvisatori svizzeri, la cui intesa va oltre la musica e affonda nelle relazioni personali, artistiche e umane. La formazione vede il pianoforte di Max Keller e la batteria di Sheldon Suter affiancare la tromba di Marco von Orelli, ed è impegnata su una serie di improvvisazioni, metà delle quali brevissime--le sei Miniatures, che oscillano tra poco più ...
read moreMarco von Orelli - Max E. Keller - Sheldon Suter: Blow, Strike & Touch
by Glenn Astarita
The members of this experimental Swiss trio have been significant contributors to the avant-garde, or perhaps outside realm of European jazz circles for many years. But this album is bundled with perpetual reconstruction efforts, drifting sequences and mini-themes that are sometimes meditative in scope amid several transient pieces that intersect the full-length works. Nonetheless, the musicians craft an intimate portraiture framed on textural shadings, trumpeter Marco von Orelli's multiphonics and segments where pianist Max E. Keller summons darkness via asymmetrical ...
read moreMarco von Orelli 5: Alluring Prospect
by Alberto Bazzurro
Teniamo d'occhio da un po' di anni lo svizzero (di Basilea, per l'esattezza) Marco von Orelli, e dobbiamo dire che ogni volta che incrociamo qualche sua nuova incisione (di ascoltarlo dalle nostre parti, malgrado la sostanziale vicinanza, non se ne parla) la conferma del suo talento è pronta e convincente. Quest'ultimo lavoro in quintetto (formazione minima, diremmo, per dar voce alle sue doti di autore e--diciamo così--metteur en musique in senso lato) non fa eccezione. Intanto lo ...
read moreMarco von Orelli 5: Alluring Prospect
by Glenn Astarita
Swiss trumpeter Marco von Orelli (George Gruntz Workshop Big Band, Tommy Meier Root Down) possesses a manifold musical persona. He's composed for TV, theater and collaborates with many notable European jazz artists and improvisers. But as a leader, Alluring Prospects poses deep insight into his enthralling compositional pen, bridging classical, jazz and the improvisational element into multilateral array of largely, energizing frameworks. With slight doses of classical austerity amid twisting choruses and stately themes, the ensemble also executes ...
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