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Ferdinando Farao

FERDINANDO FARAO' & ARTCHIPEL ORCHESTRA Artchipel Orchestra is an ongoing project of drummer, composer and conductor Ferdinando Faraò. Artchipel is an experiment which has given excellent results, appreciated from both audiences and critics (e.g.: the critics poll of “Musica Jazz” magazine - 81 critics - awarded Artchipel the title of best Italian jazz band of 2012 and 2017). From a repertoire of original songs, the band moved to own arrangements of compositions by Mike Westbrook, Alan Gowen, Fred Frith and Dave Stewart and recorded all of those arrangements on its first cd, released in Autumn 2012: “Never Odd or Even”, featuring Phil Miller and including liner notes by Jonathan Coe. The latter wrote: «It gives me enormous pleasure to hear these Gowen compositions again, in performances filled with life and energy. And how wonderful, too, to hear new interpretations of Dave Stewart’s majestic Tenemos Roads and Fred Frith’s Moeris Dancing (…). Not to mention Mike Westbrook’s catchy Original Peter (…). And, to crown it all, a great original by Faraò, Big Orange, a moving tribute to Pip Pyle, who died in 2006 and was a key presence and inspiration for so many of these bands». The second Artchipel cd, released in September 2014, is totally dedicated to big band arrangements of Soft Machine compositions written by Hugh Hopper and Robert Wyatt. Richard Williams wrote in his review of the album: «Faraò and his fellow arranger, Beppe Barbera, aren’t making carbon copies of the originals here. They’re devising revisions that bring unusual resources to bear on the material, exposing facets of beauty that we might not have imagined to be present, even in embryo». And Michael King wrote in a letter to Artchipel: «those old tunes have been given a new life, and they sound utterly fresh and wonderful again. A great many sublime touches have been added, something I don’t think anyone else has done to date. Such a beautiful listening experience (…). To my ears this IS the best version of this music. (…) you have successfully realized the dormant potential within the original music, creating music that honours its creators by raising it to a level of great sophistication, and placing it in a beautifully expansive musical rainbow». At the Fasano jazz festival 2014, the live version of such repertoire featured Keith & Julie Tippetts as guests.

Awards

“Best Italian jazz band” in "Top Jazz" critics poll 2012/ “2nd Best Italian jazz band” in "Top Jazz" critics poll 2014/ “Best Italian jazz band” in "Top Jazz" critics poll 2017


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Album Review

Alberto Dipace Eyes And Madness: A Dreamy Journey

Read "A Dreamy Journey" reviewed by Neri Pollastri


Dopo il bell'album d'esordio nel 2018, Eyes And Madness, dedicato a Essbjörn Svensson, e l'eccellente Collera City, nel 2020, ospite il chitarrista Andrea Massaria, torna il trio del pianista Alberto Dipace, con Danilo Gallo al contrabbasso e Ferdinando Faraò alla batteria. La cifra è la medesima--libertà improvvisativa e pariteticità d'azione, senza perdere di vista il piano narrativo e perfino una certa liricità--declinata all'interno dell'ispirazione extramusicale del viaggio. La prima traccia del disco e tappa iniziale di The Dreamy ...

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Dipace, Massaria, Gallo, Faraò: Collera City

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Collera City è un lavoro di improvvisazione radicale, registrato immediatamente dopo la notizia della scomparsa di Cecil Taylor, al quale è ispirato e dedicato—i titoli dei brani altro non sono che la scomposizione di una frase programmatica del grande pianista afroamericano. A realizzarlo è un quartetto che vede il pianoforte del giovane e interessantissimo Alberto Dipace accompagnato da Danilo Gallo al contrabbasso (ma anche all'ukulele) e Ferdinando Faraò alla batteria—un trio che due anni orsono aveva realizzato l'eccellente Eyes and ...

Album Review

Ferdinando Faraò & Artchipel Orchestra featuring Chris Cutler: To Lindsay: omaggio a Lindsay Cooper

Read "To Lindsay: omaggio a Lindsay Cooper" reviewed by Vincenzo Roggero


Non sbagliano un colpo Ferdinando Faraò e quella poderosa macchina da musica che risponde al nome di Artchipel Orchestra. Che si tratti di materiale originale o di composizioni altrui -dall'esordio di Never Odd or Even passando per l'omaggio ai Soft Machine ed ora per il pianeta Lindsay Cooper -il risultato non cambia. La stessa meravigliosa sinfonia di colori, di umori, la stessa visione aperta, la capacità di interpretare reinventando, trovando e sviluppando particolari nascosti, tracciando nuove direzioni e miracolosamente conservandone ...

Album Review

Ferdinando Faraò & Artchipel Orchestra: Play Soft Machine

Read "Play Soft Machine" reviewed by Claudio Bonomi


Rivisitare materiale altrui è sempre un'operazione ad alto rischio. Soprattutto quando si decide di riarrangiare composizioni che si considerano intoccabili o che raramente sono state oggetto di riscritture successive alle originali. Parliamo del repertorio dei Soft Machine e, in particolare, di quello risalente al periodo 1969-1971, stagione irripetibile e generosa di idee e situazioni messe in campo da musicisti in stato di grazia. Un periodo che fruttò tre album “perfetti" che brillano ancora oggi di luce propria come Volume Two, ...

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Interview

Canterbury e dintorni secondo Ferdinando Faraó

Read "Canterbury e dintorni secondo Ferdinando Faraó" reviewed by Claudio Bonomi


Fasano, solare cittadina pugliese in provincia di Brindisi, è da 17 anni teatro di un festival jazz eterodosso e controcorrente che, oltre a valorizzare talenti locali e a tenere alta la bandiera del jazz italiano (nel corso degli anni la rassegna ha ospitato, tra gli altri, Franco Cerri, Antonello Salis, Roberto Ottaviano, Franco D'Andrea, Stefano Bollani, Roberto Gatto, Paolo Fresu), ha, dal 2005, sviluppato un vero e proprio gemellaggio artistico con un'altra cittadina meridionale, anche se posta un po' più ...

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Interview

Canterbury e dintorni secondo Ferdinando Faraò

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Music

Recordings: As Leader | As Sideperson

A Dreamy Journey

AMP Music & Records
2022

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Collera City

Aut Records
2020

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Play Soft Machine

Musica Jazz
2015

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